La comunicazione nonviolenta (CNV), chiamata anche comunicazione empatica, comunicazione collaborativa o linguaggio giraffa, è un processo di comunicazione assertivo sviluppato da Marshall Rosenberg a partire dal 1960, e diffuso dal suo Centro per la comunicazione nonviolenta, introdotta per evitare i conflitti e per essere efficace.
Il termine “linguaggio giraffa” si riferisce a uno dei pupazzi-marionette che Rosenberg utilizzava nei suoi seminari e conferenze per spiegare i metodi di comunicazione efficaci. Rosenberg scelse questo animale perché il suo lungo collo gli permette di avere un’ampia visione, e per il fatto che ha il cuore più grande tra i mammiferi terrestri.
La comunicazione nonviolenta funziona come processo per la risoluzione dei conflitti. Essa si concentra su tre aspetti della comunicazione:
– l’auto-empatia (definita come una profonda consapevolezza e compassionevole esperienza interiore)
– l’empatia (definita come l’ascolto di un altro con profonda compassione)
– auto-espressione onesta (esprimersi autenticamente in modo da ispirare compassione negli altri)
La comunicazione nonviolenta si basa sull’idea che tutti gli esseri umani hanno la capacità di compassione e ricorrono alla violenza o a un comportamento che danneggia gli altri quando non riconoscono le strategie più efficaci per soddisfare i propri bisogni. Le abitudini di pensare e di parlare che portano all’uso della violenza (psicologica e fisica) sono apprese attraverso la cultura.
La CNV ha influenzato molte discipline psicologiche per la risoluzione dei conflitti interpersonali. (tratto da Wikipedia)La CNV è utile in ogni contesto, in ogni situazione dalla più banale alla più articolata, in cui sia necessario negoziare per ottenere un risultato.